Morte di un nomade by M.C. Beaton

Morte di un nomade by M.C. Beaton

autore:M.C. Beaton [Beaton, M.C.]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


6

Il sospetto avrà mille occhi per tutte le nostre vite.

William Shakespeare

Nonostante la mancanza di interesse da parte di Blair, la polizia stava svolgendo un lavoro accurato. La Scientifica tornò a controllare il bus, palmo a palmo. Il martello fu identificato come appartenente alla canonica, ma comunque il veicolo era pieno di oggetti che Sean aveva preso in prestito dai Wellington. Il signor Wellington disse che di solito teneva il martello nel capanno in fondo al giardino. Non era al corrente che Sean lo avesse mai preso in prestito. Hamish aveva buone speranze sulla buca usata come nascondiglio sotto l’autobus, ma risultò essere piena della stessa robaccia che avevano già trovato. Senza tradire emozione, raccontò a Harry MacNab e a Jimmy Anderson delle donne che erano in rapporti amichevoli con Sean, in un certo senso sollevato all’idea che sarebbero stati i detective, e non lui, a interrogarle. Mai prima d’ora era stato così riluttante a investigare su un caso. Tuttavia, alla fine della giornata non riuscì a resistere alla tentazione di chiedere ai due che cosa avevano saputo.

“Sono tutte pallide e scosse,” disse Anderson, “ma potrebbe essere una conseguenza dello shock. Insomma, Hamish, tu le conosci da un bel po’, e non potresti certo dire che una di loro abbia mai mostrato tendenze criminali.”

“Lasciamo perdere le signore, che mi dite del pastore?”

“Un bravo vecchietto, ma strano, davvero strano. Ha detto qualcosa sul martello di Dio.”

“Probabilmente stava citando Chesterton,” osservò Hamish, che aveva letto I racconti di padre Brown.

“Chiunque stesse citando, sembrava compiaciuto. Ha detto che si era rivolto al Signore perché lo aiutasse, e il Signore lo aveva aiutato, roba del genere. È sempre stato così fuori?”

“Io non me ne sono mai accorto,” si limitò a dire Hamish. “Avete avvertito le sorelle Currie che devono restare al villaggio fino al termine delle indagini?”

“Perché? Pensavo che una gita a Inverness fosse una grande avventura per quelle due.”

“La loro casa è in vendita.”

“Non più, no,” disse Anderson.

“Allora,” ragionò Hamish, “avevano intenzione di andarsene, ma Sean viene assassinato, e loro cambiano idea. Perché?”

“Senti, Hamish, so che vuoi bene a questa gente, ma su di loro ne sai più di chiunque altro, e quindi dovrai andare tu a interrogarle.” Anderson si era stravaccato su una sedia nell’ufficio della polizia, con i piedi sulla scrivania. Willie entrò con un vassoio di caffè, schioccò le labbra in segno di disapprovazione, ma posò il vassoio, prese un quotidiano e lo fece scivolare sotto i piedi di Anderson.

“Quello mi sembra più un domestico che un poliziotto,” sbuffò MacNab dopo che Willie fu uscito, “ma fa un caffè favoloso.”

“E sull’autobus non c’era niente,” continuò Hamish, “niente di niente.”

“Nessun indizio,” aggiunse Anderson. “Niente morfina, niente cento sterline, niente lettere.”

“Che fine farà l’autobus?”

“La madre di Sean ha telefonato a Wellington dicendo che era troppo turbata per la morte del figlio per fare qualcosa in proposito, al momento. Così il pastore ha detto che può restare là fin quando la signora non si sentirà pronta a venire a portarlo via, o a prendere gli oggetti che appartenevano a Sean.



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